RICETTE PER COLAZIONE, PER UNA SERA, PER LA GRANDE OCCASIONE.PER DIMAGRIRE O INGRASSARE. PER ASSAGGIARE CULTURE DIVERSE,RIELABORATE DA NOI, CUOCHI PER UNA VOLTA O PER TUTTI I GIORNI. PER AMORE, PER AMICIZIA, PER NON PRENDERCI SUL SERIO E SOPRATUTTO CONDIVIDERE. UN BLOG DI STORIE, RICETTE, DI CIBO E DI-VINO.



La cucina psichedelica di Rodolfina La cucina psichedelica di Rodolfina La cucina psichedelica di Rodolfina La cucina psicedelica di Rodolfina


Due parole sul blog: la prima ricetta che abbiamo postato è quella dello zuppone (vedi post del 26 novembre 2009), che un amico ha definito "psichedelico", dopo una cena pantagruelica e poco sonno. L'inventrice dello zuppone è una fantasiosa "ragazza" che si fa chiamare Octopus, che lo prepara sopratutto in inverno, in numerose versioni. Di ricette riguardanti gli zupponi ne esistono infinite variazioni. C'è quello di Natale, di fine anno. La versione "tutti giorni", il tipo "valorizzo gli avanzi", quello della serie "frullo tutto così è più digeribile", il vellutato con pasta o riso o ancora il genere "questa volta vado di paprika dolce" e così via.
In generale lo zuppone rappresenta uno dei "nostri cavalli di battaglia" e corrisponde come concetto al mash up, ovvero mescolare cose, ingredienti, spezie, profumi, sapori e paesi. Un po' come mettere insieme persone, musiche, libri o suggestioni diverse. Tutte cose che ci piace combinare, sperimentare e mescolare insieme, in questa nostra colorata, non convenzionale e psichedelica cucina. La cucina di Rodolfina, maga un po ' strana e cuoca sopraffina.Siete tutti invitati, la cucina è sempre aperta! Quindi aspettiamo le vostre ricette, le vostre storie e tanti commenti!!

La prima immagine del blog è di Norman Zoia, poeta performer e si intitola "Vissi d'orto vissi di more" .





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lunedì 27 giugno 2011




Ai Bagni Alberoni, Lido di Venezia, piccola oasi del WWF, spiaggia che resiste alle "intemperie" dei lavori veneziani del Mose e ai detriti portati dal mare, si possono fare anche degli ottimi pic-nic, oltre che spiaggia libera se non si vuole indulgere al tradizionale ombrellone e lettino, tanto comodi intendiamoci.C'è anche il ristorante della spiaggia per i più pigri, con ottima musica jazz in sottofondo, qualche incursione di attori, di volta in volta presenti alle varie biennali teatro, bookcrossing e un fritto misto invitante, innaffiato da vino bianco della casa tipo prosecco niente male. Per il picnic consigliamo gli ottimi tramezzini locali a buon mercato con birrino veneziano,che vale la pena provare, o le polpettine e le mozzarelle in carrozza, reperibili in un paio di bacari, ovvero osterie di Venezia-Lido (da Cri Cri e Tendina in via Sandro Gallo o da Trattoria Al Ponte Di Borgo di Malamocco, così vi fate un giretto per il borgo che non è male, prima di approdare alla spiaggia, tanto è di strada) oppure un bel pacchetto di bussolai, (sorta di pane grissimo a forma di ciambella, senza sale) con formaggio locale tipo Piave, Montasio o Asiago, pomodorini, o pere e per finire bussolai dolci, biscottati con le pesche o le ciliege.(il tutto reperebile negli empori alimentari che al Lido non mancano: per esempio da Rizzo in gran Viale o alle Coop stesse presenti sul territorio che hanno prodotti a chilometro zero).
E di sera, dopo una giornata di spiaggia, camminate, bagni e natura, uno spriz vi può traghettare verso la cena (veri spriz non quelli della Milano da bere, all'Aperol, al Select, al Campari, con vino bianco o Prosecco o quello che vorrete con buccia di limone, oliva di ordinanza e "i cicheti" ovvero i cibi di accompagnamento alla bevuta assolutamente doc. Pescetti fritti, nervetti, salvia fritta, sardine in saor. Quindi tutti a cena. Non c'è dubbio, a Venezia si può mangiar bene. Pasta e fagioli fredda, pasticcio di carne o pesce stile lasagne, risotti alle erbette o alle zucchine, sarde o pesce S Pietro fritti. (Fate un salto all'Osteria di Calle della Bissa a Venezia o al Belvedere al Lido) C'è la Biennale, gli eventi collaterali della Biennale, le mostre di Schnabel, e mille altre inziative. Datevi da fare non solo con la buona tavola. Alla prossima.

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