Antefatto
Torniamo in cucina dopo una lunga pausa estiva che ci ha portato in giro a visitare altre cucine e ad immergerci nelle atmosfere e nei profumi più vari e appetitosi. Ci è venuta l'idea di raccontare a questo punto alcune ricette che vorremmo definire "ricette della memoria". La memoria per ciascuno di noi è una cosa molto importante, serve a definirci come soggetti e come individui, a rintracciare la nostra storia personale, la storia dei luoghi dove abbiamo vissuto, delle persone che le hanno preparate e che abbiamo conosciuto. Non solo le tradizioni di famiglia o di persone care che ce le hanno insegnate o tramandate. Non solo le geografie delle cucine regionali, anche e sopratutto tutte quelle piccole grandi ricette di casa, preparazioni semplici o complicate che ci riportano a bellissimi ricordi e piacevoli esperienze nel presente. La memoria siamo noi, si dice di questi tempi, tempi in cui anche la memoria storica delle origine del nostro paese tendono a voler essere cancellate quando invece sono di vitale importanza per un vivere democratico, libero, fondato sul rispetto dei diritti e della libertà. Ma tornando al nostro tema, e quindi in cucina:cominciamo il nostro "racconto-ricettario della memoria" con una semplice ricetta a base di tonno uovo, mollica di pane un po' di latte, prezzemolo e mani pronte ad impastare e modellare.
Bon appetit e se volete inviarci le vostre ricette sarete i benvenuti!
Ingredienti
(per 4 persone)
400gr di tonno
2 uova intere
4 fette di pane carré ammorbidito nel latte e poi strizzato
1/2 bicchiere di latte
prezzemolo tritato finemente q.b
sale q.b.
Preparazione
In una terrina mettete il tonno sgocciolato e spezzettato, le uova, la mollica di pane ammollata nel latte e strizzata, il prezzemolo tritato finemente. Mescolate bene, aggiustate di sale se necessario. Ponete il composto nel frullatore o usate un robot da cucina o minipimer,aggiungendo la quantità di latte necessaria a formare un composto cremoso ma denso e compatto. Versate il composto sulla carta da forno e modellatelo a forma di salame. Avvolgetelo nella stessa carta da forno, avvolgetelo ancora nella carta argentata quindi mettetelo in una casseruola con una quantità sufficiente di acqua tale da coprire il salame e che abbia raggiunto il bollore. Fate cuocere a fuoco molto basso per circa 20 minuti. Scolate il salame. Lasciatelo prima raffreddare su dina griglia, quindi ponetelo in frigorifero per almeno 3 ore. Passato questo tempo servitelo freddo con maionese, o con una salsa di yogurt e ketchup, accompagnandolo con una insalata di pomodori, o insalata fresca o patate lesse. Alla prossima!
RICETTE PER COLAZIONE, PER UNA SERA, PER LA GRANDE OCCASIONE.PER DIMAGRIRE O INGRASSARE. PER ASSAGGIARE CULTURE DIVERSE,RIELABORATE DA NOI, CUOCHI PER UNA VOLTA O PER TUTTI I GIORNI. PER AMORE, PER AMICIZIA, PER NON PRENDERCI SUL SERIO E SOPRATUTTO CONDIVIDERE. UN BLOG DI STORIE, RICETTE, DI CIBO E DI-VINO.
Due parole sul blog: la prima ricetta che abbiamo postato è quella dello zuppone (vedi post del 26 novembre 2009), che un amico ha definito "psichedelico", dopo una cena pantagruelica e poco sonno. L'inventrice dello zuppone è una fantasiosa "ragazza" che si fa chiamare Octopus, che lo prepara sopratutto in inverno, in numerose versioni. Di ricette riguardanti gli zupponi ne esistono infinite variazioni. C'è quello di Natale, di fine anno. La versione "tutti giorni", il tipo "valorizzo gli avanzi", quello della serie "frullo tutto così è più digeribile", il vellutato con pasta o riso o ancora il genere "questa volta vado di paprika dolce" e così via.
In generale lo zuppone rappresenta uno dei "nostri cavalli di battaglia" e corrisponde come concetto al mash up, ovvero mescolare cose, ingredienti, spezie, profumi, sapori e paesi. Un po' come mettere insieme persone, musiche, libri o suggestioni diverse. Tutte cose che ci piace combinare, sperimentare e mescolare insieme, in questa nostra colorata, non convenzionale e psichedelica cucina. La cucina di Rodolfina, maga un po ' strana e cuoca sopraffina.Siete tutti invitati, la cucina è sempre aperta! Quindi aspettiamo le vostre ricette, le vostre storie e tanti commenti!!
La prima immagine del blog è di Norman Zoia, poeta performer e si intitola "Vissi d'orto vissi di more" .
Due parole sul blog: la prima ricetta che abbiamo postato è quella dello zuppone (vedi post del 26 novembre 2009), che un amico ha definito "psichedelico", dopo una cena pantagruelica e poco sonno. L'inventrice dello zuppone è una fantasiosa "ragazza" che si fa chiamare Octopus, che lo prepara sopratutto in inverno, in numerose versioni. Di ricette riguardanti gli zupponi ne esistono infinite variazioni. C'è quello di Natale, di fine anno. La versione "tutti giorni", il tipo "valorizzo gli avanzi", quello della serie "frullo tutto così è più digeribile", il vellutato con pasta o riso o ancora il genere "questa volta vado di paprika dolce" e così via.
In generale lo zuppone rappresenta uno dei "nostri cavalli di battaglia" e corrisponde come concetto al mash up, ovvero mescolare cose, ingredienti, spezie, profumi, sapori e paesi. Un po' come mettere insieme persone, musiche, libri o suggestioni diverse. Tutte cose che ci piace combinare, sperimentare e mescolare insieme, in questa nostra colorata, non convenzionale e psichedelica cucina. La cucina di Rodolfina, maga un po ' strana e cuoca sopraffina.Siete tutti invitati, la cucina è sempre aperta! Quindi aspettiamo le vostre ricette, le vostre storie e tanti commenti!!
La prima immagine del blog è di Norman Zoia, poeta performer e si intitola "Vissi d'orto vissi di more" .